Cari lettori,
vi presento un mio nuovo
personaggio, vorrei specificare, che i miei personaggi si dividono in due categorie
di personaggi i pseudonimi letterari e i miei personaggi letterari veri e
propri, quasi tutti legati ai miei polizieschi, senza contare i personaggi
protagonisti di racconti senza genere preciso.
Che sono Joanna Preston e
tutta la sua incredibile famiglia.
Vi presento il mio nuovo
personaggio, Arnoldo Brambilla, uomo di quaranta otto anni, ne grasso e neanche
magro, calvo, sempre vestito elegante, ama leggere dai classici ai libri
polizieschi, ama la musica lirica, classica, ma anche quella pop – rock, fuma
la pipa e la sera prima di coricarsi beve un bicchiere di Brandy.
Arnoldo è nato a Milano e
vive a Milano, in una villetta ereditata da una un’anziana zia, ormai
ricoverata in elegante casa di cura pagata con la sua pensione di segretaria
alla Mondadori famosa casa editrice milanese.
La casa è una villetta
indipendente, con giardino e cancello in ferro battuto.
Arnoldo Brambilla è
laureato in giurisprudenza con specializzazione in diritto penale, per vivere
lavora nell’agenzia investigativa di suo padre che era sta anche del nonno e
del bisnonno, discende da una famiglia Milanese da generazioni, la mamma del
nostro protagonista invece lavorava come professoressa di greco e latino al
liceo classico il Manzoni, adesso i suoi genitori sono in pensione e vivono sul
lago di Garda vicino a Desenzano, si vedono solo per Natale e Pasqua.
Arnoldo è un uomo molto
professionale, nato a Milano e vissuto sempre a Milano, incominciamo con il
racconto dei suoi casi risolti di omicidio.
Siamo in inverno a Milano
arriva buio presto.
Ad un certo punto suona il
telefono della sua agenzia, è morto un ricco imprenditore milanese, trovato
nella sua villa appena porte della città.
Le indagini incominciano,
interrogando i figli e l’ex moglie.
Tutti sembra che abbiano
un alibi per la sera dell’omicidio.
Scavando nel passato della
vittima è venuto fuori che la vittima per diventare così ricco, aveva
calpestato i piedi a dei boss della mafia milanese, questi boss stufi delle sue
angherie lo hanno fatto uccidere.
Seguendo questa pista
Arnoldo e la polizia milanese riuscirono ad arrestare i boss e il killer.