Cari lettori,
Sono l’uomo più gay
del mondo, impiegato, scrittore, giornalista non accreditato, regista,
drammaturgo, scrivo di argomenti lgbt, scrivo anche polizieschi, i miei
racconti sono quasi tutti ambientati negli USA, alcuni ambientati a Milano,
città dove sono nato e dove vivo che a mio parere si presta ai polizieschi come
clima e posizione geografica.
Le città dove ambiento
i miei racconti sono Los Angeles e New York le due città che preferisco,
protagoniste di romanzi, film e serie televisive.
Molte volte parlo
della mia esperienza personale, il mio coming out per convincere anche le altre
persone sia uomini che donne a farlo.
Noi omosessuali
abbiamo sempre bisogno di visibilità, siamo troppo stati picchiati, uccisi e
bruciati vivi per una condizione che è normale.
Noi nasciamo così
come nasciamo transessuali, quasi tutti facciamo professioni “normali”,
giornalisti, impiegati, scrittori, avvocati, sportivi, medici, conduttori
televisivi, dirigenti di aziende, imprenditori.
Basta con le
discriminazioni, siamo tutti esseri umani e abbiamo il diritto di vivere, amare
ed essere quello che sentiamo di essere.
I so no omosessuale
e anche disabile 50% per mancanza di un rene.
Il movimento
omosessuale nasce in Germania a metà del 1800 prima della seconda guerra mondiale che ci ha sterminati nei
campi di sterminio.
Ma noi siamo
resistiti, noi non molliamo mai.
Certo io sono uno
di quei omosessuali che danno troppo nell’occhio, anche per evitare atti di
omofobia.
Lotto per i diritti
lgbt ancora prima che mi confidassi con i miei genitori, colleghi e tutte le
persone che conosco.
Indosso abiti
femminili solo in scena e quando faccio le mie poche apparizioni pubbliche.
Sono un dei tanti
scrittori lgbt del mondo, Marcel Proust, Oscar Wilde; Federico Carcia Lorca, la
poetessa lesbica Saffo, Tomas Man, Arthur Rimbaud poeta omosessuale e
maledetto, Joris Karl, Gore Vidal, Truman capote e tanti altri, naturalmente
loro sono scrittori famosi, io sono solo una persona alla quale piace scrivere, lo faccio per hobby non so se sono
bravo, ma lo faccio perché mi fa stare bene.
Scrivo da quando
avevo 14 anni e non ho mai smesso.
Scrivendo esprimo quello
che con la voce non riesco a dire.
Scrivo molto della
mia omosessualità perché per è importante, fa parte di me.
Mi piacerebbe
costruirmi una famiglia, sposarmi con un uomo che mi comprenda e accetti così
come sono, mi porti a cena fuori e non si approfitti di me, come è successo in passato.
Di che pensano di
me le altre persone non m’importa come io rispetto loro esigo che rispettino
me.
Io sono oltre ogni
tipo di pregiudizio e di etichetta, ma la gente tende sempre a giudicarti, ho
una una ordinaria senza ogni tipo di vizio, non bevo, non fumo, cerco di
mangiare in modo equilibrato.
I miei personaggi
fanno parte di me, naturalmente sono personaggi inventati per cui non esistono,
frutto della mia fantasia, mi piace specificarlo sempre.
Sono una persona
semplice fondamentalmente buona.
Ho creato anche
alcune riviste annuali.
Un gruppo
televisivo che tratta argomenti lgbt.
Faccio parte della
cultura lgbt, tutti gli anni partecipo al gay pride.
Questo anno si
festeggia anniversario dei moti di Stonewall famoso locale gay Newyorchese dove
è scoppiata la rivolta contro i soprusi della polizia.
Dando vita al primo
gay pride, marcia per la libertà.
Ogni persona a
diritto di vivere come vuole, basta che non rubi, faccia violenza o ammazzi
qualcuno, può fare quello che vuole.
Sono contro ogni
tipo di violenza, non mi piacciono le ingiustizie.
Il mio simbolo è la
statua della libertà, simbolo di tutte le libertà.
Anche se in molti
paesi non si liberi, molti omosessuali, vengo ancora torturati e ammazzati,
molte persone pensano che l’omosessualità si possa curare, ma non può curare,
non essendo una malattia.
Ora anche la
transessualità non è più considerata una malattia, concludo io finalmente non
siamo più considerati malati.
Sono uomo fuori e
donna dentro, mi piace che ci si rivolga a me al femminile, ma al maschile va
bene lo stesso, basta che mi chiamate.
Non mi resta che
salutarvi e darvi appuntamento ad atri racconti.
Ringraziandovi
sempre per leggermi sempre.
Vostro
Mattia Bianchi.
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