domenica 28 marzo 2021

non sono ne diplomato e neanche laureato

 

Cari lettori,

non sono ne diplomato e neanche laureato, finite le medie ho fatto due anni di liceo socio psico pedagogico, che oggi si chiama scienze umane, dopo la bocciatura ho frequentato una scuola professionale prendendo un attestato regionale come operatore d’ufficio addetto contabilità generale, grazie al quale lavoro come impiegato in una ditta di computer.

La mia ampia cultura, me la sono fatta leggendo e studiando su internet, adoro leggere, viaggiare, scrivere.

La mia passione per la scrittura mi è nata alle medie.

Ho incominciato scrivendo racconti con protagoniste donne e anche adesso scrivo racconti con protagoniste femminile.

A trentadue anni ho fatto coming out e ho iniziato a scrivere del mio coming out e di diritti lgbtq.

Ho sempre saputo di essere omosessuale, ma non volevo accettarlo.

Quando ho fatto coming out mi sono sentito libero e più sereno.

Oltre a scrivere di argomenti lgbtq, scrivo anche polizieschi.

Uno dei miei libri preferiti è “Via Col Vento” e “i promessi sposi” scritto da Alessandro Manzoni.

Scrivere mi fa sentire bene e mi fa raggiungere un mio equilibrio.

Oltre la scrittura, letteratura, musica, disegno, cinema, teatro, la moda, adoro la psicologia, materia che ho conosciuto alle magistrali se avessi finito il liceo scienze umane mi sarei laureato in psicologia e in lettere, infatti mi definisco anche psicologo mancato.

Ho fatto psicoterapia dai quattordici anni ai trentacinque anni e anche attraverso il teatro e la scrittura, mi conosco meglio.

Leggo un po' di tutto dai polizieschi, ai classici, i saggi e libri a tematica lgbt, adoro la cultura gay e il travestimento.

Adoro tutti i miei personaggi.

Adoro il cinema soprattutto quello americano, adoro gli USA anche se non gli ho mai visitati.

Sono una persona semplice e genuina, lotto per i diritti civili.

Ho letto le teorie di Freud alcune le condivido altre no.

Noi gay non siamo malati stiamo benissimo, ci piacciono semplicemente persone dello stesso sesso.

Credo in Dio, Madonna e Gesù, ma non credo nell’istituzione della chiesa cattolica.

Adoro il mondo del cinema, attori, registi, sceneggiatori.

Adoro anche il mondo della moda.

Adoro la città dove sono nato e dove vivo, adoro anche la cultura e la letteratura milanese.

Vivo in una via molto tranquilla perfetta per scrivere, molto spesso scrivo con la televisione accesa che mi fa compagnia.

Sono un grande fan di Marilyn Monroe, famosa attrice, modella e cantante morta in circostanze misteriose nella sua casa di Los Angeles, probabilmente uccisa dai Kennedy.

Ambiento molti miei racconti a New York città che adoro che conosco attraverso i film, documentari e serie televisive.

Grazie come sempre

Il vostro scrittore

Mattia Bianchi.

 

venerdì 12 marzo 2021

Io vado oltre il genere

 Io vado oltre il genere, sono uomo gay, dentro sono donna e penso al femminile senza bisogno di parrucche e trucco, vorrei essere considerata donna anche se ho un corpo maschile.

domenica 7 marzo 2021

specchio oscuro

 

Cari lettori,

eccomi ritornato alla mia antica passioni il breve romanzo, poliziesco, un genere che adoro e seguo attraverso cinema, letteratura e televisione, con protagoniste sempre investigatrici donne, la più famosa è Joanna Preston, questi gialli saranno ambientati a Milano,  la mia città.

prima d’incominiciare, la nostra storia questa un’opera di fantasia, ogni riferimento a persone,animali e luoghi veramente esistenti è puramente casuale.

Ambrogina Carla Colombo, protagonista di questa storia è nata a Milano come sua sorella gemella Piera.

Ambrogina lavora come medico legale e la sorella imbalsama i cadaveri per i funerali, sono cresciute assieme, adesso vivono nella stessa zona.

Le due sorelle si sentono solo una volta a settimana, il loro lavoro le impegna tanto.

Per Ambrogina ogni corpo ha una sua storia, il suo miestiere è quello di scoprire come sono morte soprattutto se sono morte in circostanze misteriose.

Le nostre due protagoniste sono nate a Milano, vivono a Milano, da Antonio Colombo e Sandra Bianchi, si sono laureate in medicina, Ambrogina poi ha preso la specializzazione in medicina legale e la sorella si è dedicata all’imbalsamazione dei corpi per i funerali di stile americano.

Fisicamente sono molto simili, capelli ricci, pelle chiara e liscia, non tanto alte, occhi verdi, non portano gioielli tranne due ciondoli donati dalla loro nonna materna.

I loro genitori sono sepolti nella cappella di famiglia nel cimitero monumentale di Milano.

Queste due gemelle sanno le protagoniste di molti miei racconti polizieschi.

Una mattina fu trovata nel centro della città, vicino a corso Magenta, trovarono il corpo di una giovane donna, capelli biondi ossigenati, magra, poco trucco, indossava un abito da sera con scarper con il tacco, nessun segno di violenza sessuale, sausa della morte una ferita alla testa, Ambrogina portò il corpo in laboratorio per scoprire chi era la vittima e scoprire l’assassino.

Vicino al cadavere c’era la borsetta, che conteneva, trucchi, il portafoglio, cellulare e le chiavi di casa.

La vittima si chiama Vittoria Schillaci, trenta anni, scrittrice, saggista lavora per una famosa casa editrice.

Il corpo fu spogliato e eseminato nessuna patologia, solo una profonda ferita alla testa.

Andarano nell’appartamento della vittima, in corso Magenta, un grande appartamento, un ampio soggiorno, cucina abitabile, tre camere da letto e un grosso armadio a muro pieno di abiti fimati, nell’appartamento alle pareti tante foto della vittima.

Vittoria quando era più giovane per pagarsi i corsi di danza aveva fatto la fotomodella.

In un cassetto del comodino della vittima trovarono l’agenda della vittima, il giorno prima di morire la vittima aveva appuntamento con un suo ex fidanzato, un fotografo di moda, Dario Falletti, Ambrogina e il suo collega Sandro Gallo, andarano a casa del ex fidanzato dopo un lungo colloquio l’uomo confessò l’omicidio per gelosia, Dario fu dichiarato colpevole e arrestato a San Vittore.

Vittoria fu restituita alla famiglia e seppellita nella tomba di famiglia.

Ambrogina ama il suo lavoro anche se è alquanto macrabo.

Non mi resta che darvi appuntamento ad altri racconti con protagoniste le due gemelle milanesi.