Cari lettori,
scrivo di diritti lgbt da quando ho fatto coming out,
nel 2012,la sigla lgbt significa lesbiche, gay, bisessuali e transessuali, noi
persone lgbt, siamo persone, normali, sempre se la normalità esiste.
Bisogna rispettare qualsiasi persona a prescindere
dalla propria sessualita, razza e religione.
All’inizio non mi accettavo e mi convincevo di essere
eterosessuale poi ho deciso di non mentire più a me stesso e di essere me
stesso, cioè un omosessuale, con una grande personalità femminile.
chi mi accetta
bene e chi non mi accetta, sono problemi suoi,basta che non mi picchi perché
sono diverso da loro.
La diversità è
un valore aggiunto e non un difetto.
Esistono diversi tipi di famiglia oltre quella
tradizionale e vanno accettate tutte, anche quelle con genitori dello stesso
sesso.
Io specifico sempre nonsono ne diplomato e neanche
laureato, tutte le cose che conosco le conosco perché leggo e m’informo per mio
conto.
L’amore non ha sesso e neanche età e biosogna
accettarsi per quello che si è.
Spero che la legge zan contro omofobia e transfobia
venga approvata dal senato.
Un altro passo verso la civiltà sempre a mio parere.
Noi omosessuali ci siamo sempre stati e sempre ci
saremo.
Come sapete mi piace travestirmi sempre con classe e
discrezione.
Non amo la volgarità.
Ringazio tutte le persone lgbt che hanno fatto la
differenza, Mario Mieli, Marcella Di Folco, Monica Romano, Vladimir Luxuria,
RuPaul, Divine, Fabio Canino, Alessandro Cecchi Paone, Platinette,anche ha
fatto delle dichiarazioni non molto felici su unioni civili e legge zan, Felix
Cassolo, Elton Jhon, Lady Diana, Freddy Mercury, George Micheal, Boy Greorge,
Lili Erbe, Christine Jorgensen.
Tutti personaggi che adoro, stimo e venero, omosessuali
e donne transessuali che mi ispirano nella mia attività di aspirante scrittore.
Il mio simbolo è la statua della libertà, simblo degli
USA paese che adoro e stimo.
La statua della libertà è anche il mio simbolo ognuno
al diritto di essere chi si sente.
Grazie per seguirmi sempre, al prossomo racconto grazie
Mattia Bianchi