giovedì 16 settembre 2021

oriana fallaci

 

Cari lettori

Ecco il primo di diversi omaggi a personaggi, che amo e stimo, sia come scrittore che come persona.

Oriana Fallaci è stata una scrittrice, giornalista forse la più grande.

Una donna combattiva, carismatica, partigiana, suo padre era un partigiano e sua madre una casalinga, nata a Firenze e morta e seppellita a Firenze nel 2006, prima donna inviata di guerra, molto coraggiosa.

Femminista nell’anima.

Una giornalista, scrittrice che io adoro da sempre.

Ho scritto alte brevi biografie di vari personaggi pubblici che io venero, tra i quali Raffaella Carrà, Vladimir Luxuria, Mario Mieli.

Personaggi che mi ispirano e in un certo senso che sento simili a me.

Anche se loro sono dei grandi e io sono un uomo omosessuale  a cui piace scrivere, scrivere di me stesso, dei personaggi che mi ispirano.

L’amore per Oriana Fallaci viene da mio papà che ha sempre letto i suoi libri.

Sono come lei una persona socievole, ma anche  una persona sola che a volte vuole rimanere sola.

Oriana fallaci è un esempio per tutte la gente che come me vuol,e scrivere e ha bisogno di scrivere.

Io ho bisogno di scrivere sono malato di scrittura come sono malato di teatro e d’arte.

Grazie Oriana Fallaci per tutto, per i tuoi libri, per il tuo articolo sul 11 settembre attentato alle torri gemelle di New York.

Io mi definisco scrittore, ma anche giornalista non accreditato perché non ho i titoli per esserlo.

Non so se leggerai mai queste righe, anche se io penso che i personaggi famosi che noi citiamo, siano sempre vivi, vivi nei loro scritti nelle loro interviste filmate, loro anche se non ci sono più rimangano vivi nella nostra memoria.

Grazie mille.

Tuo Mattia Bianchi

domenica 5 settembre 2021

il cinema la mia passione

 

Cari lettori,

ho sempre amato il cinema, passione che mi hanno trasmesso i miei genitori, e anche la mia nonna paterna.

 Passione nata con Walt Disney, poi proseguita con Via Col Vento, Titanic, i film di Federico Fellini, Vittorio De Sica, Antonioni, Monicelli, Monica Vitti, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Marilyn Monroe, Jean Harlow, Kate Winslet, Leonardo Di Caprio, Totò e tutti gli attori viventi e passati, registi sceneggiatori, produttori e tutti quelli che collaborano per fare i film.

Amo tutti gli aspetti e tutti i generi del cinema tranne quelli dell’orrore.

Amo il cinema italiano, francese e americano.

Ho scritto molto spesso di cinema come spettatore e fan, non certo come esperto, quello lo lascio fare ai giornalisti professionisti.

Diciamo che sono cresciuto a pane, cinema e televisione, miei compagni di vita.

Quello che mi piace dell’arte, scrittura e recitazione puoi essere chi vuoi, liberandoti dalla tua vita quotidiana.

I miei personaggi, inventati da me sono delle parti di me che io sperimento nell’arte.

Scrivo per piacere anche perché non mi pubblicano e mi accontento dei miei lettori, noi scrittori abbiamo bisogno di lettori, se no cosa scriviamo a fare.

Ho sempre scritto di personaggi femminili, oltre a scrivere di argomenti lgbt, (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali), documentandomi sui questi argomenti, ma scrivo anche polizieschi.

Sono omosessuale questo non è un segreto, è una mia caratteristica, che forse a chi mi legge non importa più di tanto.

Il mio più grande difetto è essere troppo sensibile che può essere anche un pregio.

Sono una persona semplice, ne diplomato e neanche laureato, sono un’intellettuale autodidatta.

Sono curioso e assettato di sapere di conoscere.

Amo il mio paese l’Italia, la mia città natia Milano, Napoli dove sono nati i miei nonni materni.

Sono stato fortunato ho conosciuto tutti i miei quattro nonni, sono morti quando ero già grandicello.

Mi piacerebbe più fondi per il teatro, cinema e la musica categorie che vengono sempre tagliate.

Come più fondi alla ricerca e alla medicina.

Anche alla scuola fondamentale per le nuove generazioni.

Questo virus ha messo in ginocchi il mondo dello spettacolo, ma sono sicuro che si rialzerà come sempre.

Come sempre vi  saluto e vi do appuntamento ad altri racconti.

Grazie

Mattia Bianchi