domenica 14 novembre 2021

la casa dalle statue di cera

 

Cari lettori,

come scrittore, mi piace sperimentare nuovi generi letterari, poliziesco e tematica lgbt, passando anche dai racconti mistery.

Ci troviamo in un paese non definito, naturalmente degli stati uniti d’America, paese che adoro, e di cui so tutto perché ne ho studiato la storia, un giorno ci andrò anche a visitarlo,  esiste una grande villa che appartiene a un’antica casata locale.

Sotto la villa esiste una stanza enorme, con i corpi imbalsamati degli avi della famiglia, statue di cera che rappresentano gli avi e i ritratti a grandezza naturale, ogni famiglia ha le sue manie.

Questa tradizione è nata con la costruzione della villa.

La tecnica del modellamento delle statue di cera  è stata insegnata dalla famosa Madame Tussaud, famosa per il suo museo di Londra.

I personaggi esistenti è puramente casuale e sono degli omaggi che faccio per onorare la loro arte.

La stanza è rivestita di marmo e alle pareti su lastre di marmo, ci sono incise le vite delle persone sepolte.

I corpi dei defunti vengono spogliati, lavati, asciugati, gli organi interni vengono estratti e conservati in vasi conservati in una parte della cripta, nel cadavere viene tramite puntura iettata una miscela di formalina per conservare il corpo che poi viene rivestito, ingioiellato, e messo in una teca di cristallo.

Questo racconto è un racconto pieno di mistero e un po’ macabro, spero di non farvi troppa paura.

L’idea di imbalsamare e riprodurre in cera, i propri avi venne al capostipite della famiglia Charles Amlet,  appena arrivato nel nuovo continente costruì la villa e fece fare, la stanza sotto la casa fu il primo a essere imbalsamato e plasmato nella cera.

È un modo per essere vicini sempre ai propri cari, nella casa a volte vagano le anime degli avi sepolti nella villa.

Molte volte i discendenti parlano con loro e si fanno consigliare.

Dedico questo racconto ai miei nonni tutti e quattro che conosciuto, a mio zio Furio, tutte persone che sono state fondamentali per la mia “carriera letteraria”, lo dedico anche ad Alessandro Manzoni, Cristina Trivulzio Belgioioso e Mario Mieli tre scrittori milanesi come che mi ispirano.

Sperando che vi sia piaciuto anche questo racconto.

E vi do appuntamento a nuovi racconti con affetto e simpatia il vostro scrittore preferito.

Mattia Bianchi.

 

 

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