domenica 14 ottobre 2018

Mattia Bianchi e la moda


Mattia Bianchi e la moda
Scritto
Da
Mattia Bianchi
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Dedicato a Alessandro Rizzo























Cari lettori,
Come sapete ho tante passioni, scrittura, recitazione, mondo dello spettacolo e la moda.
Passione che mi è nata da piccolo, anche se io non mi vesto mai alla moda, curo ogni aspetto della mia carriera e dei miei personaggi, anche il look, come sapete nonostante io sia Italiano, Milanese di nascita, mamma da parte di materna napoletana e da parte di padre pugliese, ma anche lei nata a Milano, mio papà da parte materna romagnolo e pugliese e da parte paterna Milanese, ho una venerazione per gli Stati Uniti d’America, soprattutto per New York, San Francisco e Los Angeles, le due città che reputo come miei simboli anche perché sono le tre città più gay del mondo.
Non le ho mai viste dal vivo, ma le conosco in ogni angolo almeno virtualmente.
Sono nato Milano il 12/07/1980, la città della moda e finanziaria, anche una  delle città  più gay del mondo, soprattutto per le professioni legate alla moda.
Per vivere lavoro in una ditta di computer come impiegato multi incarico.
Per vivere ho sempre fatto l’impiegato, avendo come titolo di studio la terza media, due anni di magistrali e un attestato regionale addetto alla contabilità generale a 32 anni ho fatto coming out non è stato semplice e da quel periodo ho incominciato a scrivere di argomenti lgbt.
Fisicamente sicuramente non sono un adone, ma non mi importa, sto imparando ad accettarmi.
Mi piacerebbe sposarmi e mettere su famiglia, ora si può anche in Italia.
Non mi è mai piaciuto parlare molto di me stesso, quando lo faccio, lo faccio in modo sempre ironico.
Sono sempre stata una finocchia, mi sono sempre piaciuti i maschi come.
Naturalmente sempre amori travagliati e platonici.
Risono sempre innamorato dei più belli, ma non ho mai confessato a loro il mio amore.
Sono cresciuto in una famiglia prevalentemente femminile, mia mamma, due zie, le due nonne, mia sorella e due cugine.
Mio papà se ne andato di casa che avevo otto anni, ma l’ho sempre visto.
Adesso sia mia mamma che mio papà si sono tutti e due risposati.
Dal 2016 sono tesserato arcigay, per i diritti di noi omosessuali.
Sono a dieta da una vita e combatto sempre con il peso, ma alla fine vincerò.
Ormai sono diventato anche uno storico e icona del mondo lgbt, per chi non lo sapesse lgbt vuol dire lesbiche, gay, bisessuali e transessuali.
Meglio sempre specificare, non tutti sono dentro nel movimento.
Sono una persona sensibile, ma forte, non mi arrendo mai e vorrei essere conosciuto anche per i miei scritti, i miei disegni.
Scrivere mi aiuta a tirare fuori quello che con la voce non riesco a dire.
Forse a  essere più vero, più puro quasi senza difese.
Oltre a scrivere della mia omosessualità e del popolo lgbt, scrivo anche  polizieschi e romanzi sentimentali sempre a tematica lgbt.
Mi piacerebbe in futuro prendere qualche premio per il mio lavoro, gratuito nella letteratura.
Ho iniziato alle medie con le poesie e ho continuato con la prosa.
Scrivo anche per il teatro e per il cinema, naturalmente film, girati, scritti da me, sono film documentari di massimo 15 minuti.
Sperando come sempre di non annoiare nessuno e sperando che i miei racconti, vi facciano riflettere e che vi piacciano, non mi resta che trarre le conclusioni.
Sicuramente farò l’impiegato a vita terrò i miei hobby e probabilmente non pubblicherò mai i miei racconti, tutti o la maggior parte custoditi nella biblioteca del arcigay di milano.
Alla prossima.
Il vostro scrittore
Mattia Bianchi



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